Loredana Berté e la rivelazione choc: "Mia padre veniva in camera di noi bambine..." - Perizona Magazine

Loredana Berté e la rivelazione choc: “Mia padre veniva in camera di noi bambine…”

Daniela Vitello

Loredana Berté e la rivelazione choc: “Mia padre veniva in camera di noi bambine…”

| 19/11/2015

Quarant’anni di carriera, due divorzi, una grande ferita. Loredana Bertè si racconta a “Vanity Fair”. A 65 anni, la cantante ha dato alle stampe la sua autobiografia dal titolo “Traslocando” (sottotitolo: “E’ andata così”) in cui ripercorre la sua vita “prima che lo faccia qualcun altro “. “Ho sentito che dovevo raccontare le cose io – dice – adesso che sono ancora viva…Forse sono stata un po’ cruda, sboccata, ma è la mia voce quella, non mi piacciono le infiocchettature”.

Durante l’intervista la Berté fa una rivelazione sconvolgente e inaspettata che riguarda sua sorella Mimì e la loro infanzia. La cantante punta il dito contro il padre col quale ha più volte battibeccato a distanza dopo averlo accusato di essere un marito e un genitore manesco. 

“Nostro padre era un violento che massacrava di botte nostra madre – svela – anche quando era incinta; uno che ha buttato mia sorella dal balcone per un brutto voto a scuola, e che, quando mamma non gliela dava, veniva in camera di noi bambine a masturbarsi guardando Mimì. Lei lo sentiva arrivare e mi diceva: “Chiudi gli occhi, fai finta di dormire”. Io guardavo attraverso le ciglia e vedevo una cosa che non capivo: cosa facesse quest’uomo fermo ai piedi del mio letto, girato verso mia sorella. Mimì mi ha spiegato tutto dopo molto tempo. Adesso aspetto solo che quello str**** muoia per prendere le ceneri di Mimì e spargerle nel mare di Bagnara Calabra”.

Loredana parla del momento più buio della sua vita: la scomparsa di Mia Martini. “Dalla morte di mia sorella non mi sono mai ripresa. Non è vero che il tempo cancella: è sempre ieri. Lei prima di morire mi ha telefonato e io non ho risposto. Poco prima aveva anche insistito per regalarmi un cellulare “così ti trovo”, diceva, ma io non l’ho voluto. Mi sono punita per questi errori che avrebbero potuto salvarle la vita… Mi sono chiesta: quali sono le cose che mi piacciono di più? Viaggiare e amare. Ho smesso di fare entrambe. Ho smesso di amare anche me stessa, e non ho più ricominciato. Per tre anni sono rimasta in casa a guardare il soffitto”.

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