Mauro Coruzzi: “Non sono figlio di mio padre, mia madre aveva un amante” - Perizona Magazine

Mauro Coruzzi: “Non sono figlio di mio padre, mia madre aveva un amante”

Daniela Vitello

Mauro Coruzzi: “Non sono figlio di mio padre, mia madre aveva un amante”

| 05/11/2015

Mauro Coruzzi, in arte Platinette, ha rilasciato un’intervista molto intima a “Vanity Fair” in cui rivela alcuni particolari inediti del suo passato. Si comincia dalla sua infanzia segnata dall’infelicità. 

“Ho sempre avuto paura di fare la vita dei miei genitori – racconta – Operai, ex contadini, a casa praticamente non si scambiavano una parola e, quando accadeva, era una lite. Dopo essere stato internato in Germania, mio padre era tornato con una forma grave di depressione, lo avevano sottoposto più volte a elettroshock. E, poi, non era neppure il mio vero padre. Non ho mai voluto fare la prova del Dna, ma di certo mia madre aveva un amante. Telefonava a casa e se rispondevo io faceva finta di aver sbagliato numero. Dopo un po’ ho capito che voleva sentire la mia voce. Vede, il punto è che io una vita normale non l’ho mai avuta. Mia madre mi lasciava fino alle cinque del pomeriggio dalle suore: curavo il giardino, leggevo. Mentre, il sabato, mi portava con lei dalla parrucchiera dove divoravo le riviste femminili. Sono cresciuto da solo, passando da Sant’Agostino a Novella 2000“.

Un altro aneddoto riguarda l’adolescenza: “A 18 anni, ho avuto una ragazza che mi tradiva con un nostro compagno di scuola, con il quale, nel frattempo, anch’io avevo avuto una storia all’insaputa di lei che, intanto, era rimasta incinta di me. Siccome l’aborto era ancora illegale, chiedemmo aiuto ai radicali. Mi sarebbe piaciuto avere qualcuno di cui prendermi cura. Ma non si può vivere di rimpianti”.

Copyright © 2024

Editore: Livesicilia.it Srl - Via della Libertà, 56 – 90143 Palermo Tel: 0916119635 P.IVA: 05808650823
Livesicilia.it Srl è iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) con il numero 19965