Ha compiuto 65 anni pochi giorni fa e domani uscirà la sua prima fatica letteraria. In un’intervista a “Libero Quotidiano”, Mara Venier racconta la genesi del suo “Amori della zia” edito da Mondadori. La conduttrice, attualmente impegnata in tv come giudice a “Tu sì que vales”, non poteva scegliere miglior titolo, dall’espressione che l’ha resa familiare nelle case degli italiani che la seguono da anni .
“Mondadori mi ha molto corteggiata – spiega Mara – a me sembrava ridicolo scrivere un libro, non mi piaceva l’ idea di raccontare (quasi) tutto di me. Alla fine, sfinita dalle telefonate, ho accettato l’ incontro. A un certo punto, mentre mia madre era malata di Alzheimer, ho pensato che, per esorcizzare il dolore, sarebbe stato importante parlarne. Al secondo capitolo, però, mi sono bloccata: non ce la facevo, era devastante”.
Dal momento in cui l’amica Alessia Marcuzzi la convince ad iscriversi su Instagram, cambia tutto. Il marito Nicola Carraro inizia a fotografarla in cucina, i follower le chiedono consigli e ricette e da lì nasce la nuova idea: “Un libro delle mie ricette legate agli episodi della mia vita. Ma il mio vissuto, alla fine, ha avuto la meglio”.
Si comincia dal primo amore, l’aspirante attore Francesco Ferracini, dal quale a soli 17 anni ha avuto la figlia Elisabetta: “La prima volta che ho fatto l’ amore, ho concepito. Mi sono sposata in chiesa, i miei genitori hanno firmato per me. Più che un matrimonio sembrava una prima comunione. Non avevo nemmeno detto loro che ero incinta. Avrei potuto poi chiedere l’ annullamento alla Sacra Rota per vizio di consenso. Non l’ ho fatto, non rinnego nulla”.
Si prosegue con Jerry Calà, sposato nel 1984. Con lui, la Venier ha avuto una pazienza infinita: “Eravamo due ragazzi, lui era un discolaccio, birichino. Gli facevo il pesce finto e lui mangiava subito la testa e la coda. Una volta mi disse: “Vado a Milano perché devo vedere il commercialista“. Qualche giorno dopo, vado dal giornalaio e lo vedo su una rivista: era in una discoteca abbracciato a una bonazza, che dopo poco scoprii essere un trans. “Eccolo qui il tuo commercialista”. Quando ho chiuso, gli dissi: per un anno non mi chiamare. Lo fece. E poi siamo diventati inseparabili amici. Oggi è una persona importante per me, uno di famiglia”.
L’unico amore di cui parla poco è Renzo Arbore col quale ebbe una lunga relazione: “Mi ha insegnato tanto, siamo stati insieme 12 anni, la voglia della tv me l’ ha fatta venire lui. Nel mio libro non parlo male di nessuno”.
Prima di arrivare all’incontro con l’attuale marito, Nicola Carraro, definito “l’amore della maturità”, Mara racconta qualche chicca. A cominciare dalla storia ricca di passione con l’attore americano Armand Assante: “Un figo pazzesco. Andavo da Roma a New York appena mi chiamava. Non capivo niente di quello che diceva: non so mezza parola di inglese. So solo che quando mi diceva al telefono quelle tre paroline, I miss you, “mi manchi”, io ero già sull’ aereo per l’ America. Andavamo a Bora Bora, nel suo ranch a Orange County, io carica di valigie Samsonite piene di pecorino e pancetta per fargli le lasagne. Una passione travolgente. Ho dovuto chiudere, mi sono salvata. Ma prima di lasciarlo gli ho fatto una bellissima lasagna”.
Ma non è tutto. Perchè scorrendo le pagine di “Amori della zia”, si scopre che tra i tanti uomini che hanno perso la testa per la conduttrice c’è un insospettabile, Piero Marrazzo: “lo vedevo nei corridoi della Rai quando io conducevo Domenica in e lui lavorava nella squadra del Tg2: si vedeva chiaramente che aveva preso una sbandata per me“. La rivelazione della Venier è confermata dalle deposizioni in cui il trans Natali, parlando di Marrazzo, diceva che agli inizi del loro rapporto il giornalista si sfogava, disperato, asserendo di amare una conduttrice famosa e di non essere corrisposto. “Ero proprio io – svela oggi Mara – questa cosa non l’avevo mai confidata a nessuno”.
