Giulia Innocenzi racconta le molestie subite in Iran e la rete la insulta - Perizona Magazine

Giulia Innocenzi racconta le molestie subite in Iran e la rete la insulta

Daniela Vitello

Giulia Innocenzi racconta le molestie subite in Iran e la rete la insulta

| 28/08/2015

“Capisci di essere arrivata in Iran perché quelle stesse donne che, prima, allo scalo di Istanbul, ti avevano stupito per gli abiti attillati su fisici scolpiti, dopo, sull’aereo appena atterrato a Teheran, indossano camicioni e, con un moto sincronizzato, srotolano veli e foulard per coprire il capo“.

Giulia Innocenzi, 31 anni, giornalista lanciata da Santoro, è appena rientrata da un tour che ha toccato mete quali Teheran, Isfahan e Kashan. La conduttrice di “Announo” racconta di aver subito molestie insieme alla compagna d’avventura, l’amica e giornalista Maddalena Oliva, lasciando intendere che l’Iran non è un paese per donne.

“I bazar sono molto affollati – scrive la Innocenzi sul suo blog – diventano quindi il paradiso per chi ama palpare il fondoschiena, in particolare delle donne (ma non esclusivamente!). Un uomo comincia a seguirti e a un certo punto ti tocca il sedere, per poi disperdersi nella folla. Per la prima settimana ci è successo tutte le volte che abbiamo visitato un bazar. Non può essere quindi un caso“.

A Teheran, le due turiste vengono addirittura inseguite: “Prima, una mano che sfiora la schiena. Ti giri, e dietro di te c’ è un uomo che ti guarda. Dopo venti minuti, in metropolitana, ce lo ritroviamo dietro. A gesti, non fa segreto dei suoi desiderata: vuole andare a letto con una di noi due. Diciamo ” no” diverse volte, non funziona. Arrivate ai tornelli, li salta: vuole capire su che treno saliremo. Non ci è restato che chiamare la sicurezza”.

Le due donne assistono a scene di puro esibizionismo persino all’interno di luoghi sacri:  “Ci trovavamo nella più grande moschea dell’ Iran, a Isfahan. L’ inserviente ci dà il benvenuto e chiede da dove veniamo. Finita la visita, ci sediamo all’ ingresso per mangiare della frutta. Passa l’ inserviente e… voilà! Ci omaggia tirando il pene fuori dai pantaloni. Passeggia davanti a noi affinché possiamo vederlo”.

Nel blog, la Innocenzi tira le sue conclusioni: “L’ Iran ha ancora molta strada da fare, è un regime dove vige la repressione sessuale. È stata una liberazione togliere il velo non appena abbiamo messo piede sull’aereo che ci avrebbe riportate a casa… Quella sensazione costante di valere meno e di essere vulnerabili a istinti primordiali“.

I commenti al reportage della giornalista non sono teneri. Giulia Innocenzi viene pesantemente insultata per l’immagine che viene fuori dell’Iran: “Sei ignorante e stereotipata”, “Sionista galoppina di Washington…Turistetta del cavolo… È evidente che tutti questi racconti sono inventati”, “Che si aspettano due donne sole… Un po’ l’avete cercato il male… Non vi siete risparmiati i selfie da bimbeminkia“.

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