“Capisci di essere arrivata in Iran perché quelle stesse donne che, prima, allo scalo di Istanbul, ti avevano stupito per gli abiti attillati su fisici scolpiti, dopo, sull’aereo appena atterrato a Teheran, indossano camicioni e, con un moto sincronizzato, srotolano veli e foulard per coprire il capo“.
Giulia Innocenzi, 31 anni, giornalista lanciata da Santoro, è appena rientrata da un tour che ha toccato mete quali Teheran, Isfahan e Kashan. La conduttrice di “Announo” racconta di aver subito molestie insieme alla compagna d’avventura, l’amica e giornalista Maddalena Oliva, lasciando intendere che l’Iran non è un paese per donne.
“I bazar sono molto affollati – scrive la Innocenzi sul suo blog – diventano quindi il paradiso per chi ama palpare il fondoschiena, in particolare delle donne (ma non esclusivamente!). Un uomo comincia a seguirti e a un certo punto ti tocca il sedere, per poi disperdersi nella folla. Per la prima settimana ci è successo tutte le volte che abbiamo visitato un bazar. Non può essere quindi un caso“.
A Teheran, le due turiste vengono addirittura inseguite: “Prima, una mano che sfiora la schiena. Ti giri, e dietro di te c’ è un uomo che ti guarda. Dopo venti minuti, in metropolitana, ce lo ritroviamo dietro. A gesti, non fa segreto dei suoi desiderata: vuole andare a letto con una di noi due. Diciamo ” no” diverse volte, non funziona. Arrivate ai tornelli, li salta: vuole capire su che treno saliremo. Non ci è restato che chiamare la sicurezza”.
Le due donne assistono a scene di puro esibizionismo persino all’interno di luoghi sacri: “Ci trovavamo nella più grande moschea dell’ Iran, a Isfahan. L’ inserviente ci dà il benvenuto e chiede da dove veniamo. Finita la visita, ci sediamo all’ ingresso per mangiare della frutta. Passa l’ inserviente e… voilà! Ci omaggia tirando il pene fuori dai pantaloni. Passeggia davanti a noi affinché possiamo vederlo”.
Nel blog, la Innocenzi tira le sue conclusioni: “L’ Iran ha ancora molta strada da fare, è un regime dove vige la repressione sessuale. È stata una liberazione togliere il velo non appena abbiamo messo piede sull’aereo che ci avrebbe riportate a casa… Quella sensazione costante di valere meno e di essere vulnerabili a istinti primordiali“.
I commenti al reportage della giornalista non sono teneri. Giulia Innocenzi viene pesantemente insultata per l’immagine che viene fuori dell’Iran: “Sei ignorante e stereotipata”, “Sionista galoppina di Washington…Turistetta del cavolo… È evidente che tutti questi racconti sono inventati”, “Che si aspettano due donne sole… Un po’ l’avete cercato il male… Non vi siete risparmiati i selfie da bimbeminkia“.