Baldini e il tentato suicidio, Feltri sbotta: "Le sue lacrime sono irritanti" - Perizona Magazine

Baldini e il tentato suicidio, Feltri sbotta: “Le sue lacrime sono irritanti”

Daniela Vitello

Baldini e il tentato suicidio, Feltri sbotta: “Le sue lacrime sono irritanti”

| 08/05/2015

Al suicidio ci ho pensato tante volte, mi è mancato il coraggio. Tranne una volta, ve la racconto. E’ una cosa vera, non  è una minch**** alla Baldini”. L’ex spalla di Fiorello, caduto in disgrazia a causa dei debiti di gioco, interviene a “La Zanzara” su Radio 24. Ecco il suo racconto choc: “Circa un anno fa mi era partita la brocca, volevo farla finita. Trovo un posto isolato fuori da Roma dove nella mia testa mi dovevano trovare dopo tanto tempo, non subito. Ho preso un tubo perché nei manuali su Internet mi ero informato sul modo meno cruento per ammazzarsi. 

E sembrava che fosse quello del tubo collegato allo scappamento della macchina. Mentre sono lì e sto chiudendo il finestrino col nastro isolante, ero molto distante dai centri abitati, mi sono sentito arrivare due cartoni in faccia da dietro, ho ancora le foto con la faccia segnata. Era un barbone che mi voleva rapinare, è stato un pir** perché se avesse aspettato un quarto d’ora poteva tranquillamente rapinare un morto”.

Mi ha salvato il barbone -prosegue Baldini – Mi sono alzato, gli ho tirato anch’io due cazzotti e mi dispiace, vorrei chiedergli scusa perché mi ha salvato la vita. Lui è inciampato ed è caduto in un fosso. Io sono partito subito con la macchina col tubo di scappamento ancora attaccato. Se non ci fosse stato il barbone non sarei qui”. L’ex conduttore radiofonico parla della sua condizione attuale: “Sono in uno stato di indigenza totale. Non ho soldi. Un giorno campo con due euro, un altro giorno con cinque. Qualche volta con venti se faccio un lavoro”.

Mi invitano a fare l’inaugurazione del bar o del negozio – spiega – ma prendo venti volte in meno rispetto a dieci anni fa. Poi devi dare l’idea di essere la persona di sempre, un vincente del mondo dello spettacolo. Ma coi problemi che ho…Sono sotto lo zero, sto una mer**, non riesco a campare. Spesso tengo gli stessi vestiti addosso perché non ho i soldi della lavanderia”. Quanti debiti hai?: “Poco più di mezzo milione di euro, ma non sono più debiti di gioco. Raccontano caz****. Ma il problema è che nessuno mi crede più, lo showbiz che mi ha tradito. Intorno a me c’è gente che sparge voci e ti tagliano le ali. Ti creano un alone di non credibilità che fa danni”.

E pensare –  rivela – che una volta guadagnavo mezzo milione di lire in meno di un mese, nel ’93 ero uno degli uomini più ricchi di Milano. Guadagnavo tra radio, serate e sponsor due miliardi all’anno…Per chi ha pagato, quasi pagato, 5 milioni di debiti in 11 anni 500mila euro non è una grande cifra. Ho debiti con gente ricca, benestante, che non mi chiede i soldi indietro. Il problema sono i piccoli debiti con quelle persone disperate che mi assillano in modo inumano con 200 telefonate al giorno perché gli devo in tutto 30mila euro. Non li ho e loro sono disperati per il mutuo, per la famiglia, sono fuori di testa. Ho paura per loro, che qualcuno faccia un gesto insano, che si butti dalla finestra”.

“Se metto a posto la mia ex moglie – continua – che ha problemi economici per causa mia me ne vado via dall’Italia, scappo via lontano per non tornare più. Se qualcuno mi paga un biglietto per andare via parto subito”.

“E Fiorello?”, chiedono i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo? “Che vi devo dire – replica Baldini – Mesi fa, quando gli ho detto di essere in difficoltà siccome ho gridato tante volte al lupo anche lui non mi ha creduto. E’ umano. Si è spaventato, anche se una volta mi ha detto che se venivano delle persone le avremmo affrontate insieme. Ma non mi ha creduto, come tutti gli altri. Fiore non mi ha mai dato un euro, anche se mi ha fatto lavorare tanto”.

Oggi, dalle pagine de “Il Giornale”, Vittorio Feltri infilza Baldini mettendo in dubbio il tentato suicidio: “Una vicenda surreale. Siamo obbligati a berla in mancanza di prova contraria. Marco è una miniera di balle in cui ha affogato talento e credibilità”. “Si sa che il gioco è una brutta bestia di cui è difficile liberarsi – prosegue Feltri – ma sperperare ogni avere senza requie e senza un minimo di forza per emendarsi, è quanto di meno comprensibile, specialmente se il dissipatore ha una certa età. Il sospetto che Baldini sfrutti, oggi come ieri, la sua condizione di strapelato per muovere a compassione i (numerosi) benefattori non è fantasioso. Le lacrime ricorrenti e copiose del giocatore impenitente alla fine sono diventate irritanti. Sventolare poi la bandiera del suicidio per scroccare una fiche è un esercizio stucchevole oltre che deprimente”.

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