Raffaele Migliaccio, 28 anni, noto con il nome d’arte di “Raffaello”, è stato arrestato dalla polizia a Napoli. Il cantante neomelodico di Casoria,  al quale è anche dedicata una parodia nel programma comico “Made In Sud”, è stato fermato da una volante per un controllo nel quartiere di Poggioreale mentre si trovava a bordo della sua Mercedes con la fidanzata ed un amico.

Agli agenti che gli hanno contestato diverse infrazioni al codice della strada, Migliaccio avrebbe offerto 400 euro chiedendo di “chiudere un occhio”. “Non sapete chi sono io? – avrebbe detto il 28enne – Sono un famoso cantante neomelodico. Ma che state facendo, non avete rispetto per il successo? Io sto pieno di soldi, quando avete bisogno sono a disposizione”.

Il neomelodico, segnalato anche per possesso di hashish, è stato  ammanettato con l’accusa di istigazione alla corruzione e condotto in Questura. Qui, ha tentato di ingaggiare una colluttazione con i poliziotti. “Togliti la divisa ed esci fuori”, avrebbe detto ad un esponente delle forze dell’ordine. Per il giovane è quindi scattata una seconda denuncia per minacce a pubblico ufficiale.

Non è la prima volta che Raffaello finisce nei guai con la giustizia. Nel 2011 fu arrestato dopo una rissa. Nel luglio 2012, invitato alle celebrazioni della Madonna del Carmine nel quartiere Kalsa a Palermo, aveva cantato “La nostra storia”, brano incluso nella colonna sonora del film “Gomorra”, salutando dal palco Gino Abbate meglio conosciuto come “Ginu u’ mitra” e arrestato nell’ambito dell’operazione “Hybris”.