"House of Versace", Donatella contro il film sulla sua famiglia: "E' finto" - Perizona Magazine

“House of Versace”, Donatella contro il film sulla sua famiglia: “E’ finto”

Daniela Vitello

“House of Versace”, Donatella contro il film sulla sua famiglia: “E’ finto”

| 16/04/2015

Successo, droga, lite familiari. E’ il succo di “House of Versace”, biopic sulla stilista italiana Donatella Versace andato in onda ieri sera su Sky Cinema. La pellicola,  basata sul libro “House of Versace: The Untold Story of Genius, Murder, and Survival” di Deborah Ball, ha visto nei panni della designer italiana l’attrice 51enne Gina Gershom.

Come dichiarato dalla stessa interprete, per diventare Donatella Versace la star si è dovuta concentrare su diversi particolari: dal trucco alla voce passando per la postura e gli atteggiamenti. Ad esempio, per imitarne l’accento italiano, Gina Gershom ha ascoltato in continuazione registrazioni con la voce della stilista, cercando il più possibile di assorbirlo. Durante questo studio, si è accorta che “Donatella parla in modo davvero ironico, è una donna piena di sense of humor”. Il risultato? L’attrice era così entrata nella parte che temeva ci volessero i sottotitoli per farla comprendere dal pubblico americano. 

Un altro particolare molto curato è quello che riguarda le scarpe: Donatella Versace non rinuncia ai tacchi. E così ha dovuto fare anche Gina Gershom che per “House of Versace” ha indossato solo “tacchi alti, altissimi, vertiginosi, anche solo per andare in palestra”, come dichiarato dalla star all’”Entertaiment Weekly”.

Anche per quanto riguarda i capelli, che sono probabilmente uno degli elementi più iconici di Donatella Versace, la Gershom ha dichiarato di aver compreso che la pettinatura della stilista italiana “doveva essere fantastica” E ancora: “Attraverso i suoi capelli si capisce che lei è Donatella Versace, anche se non si scorge il volto. Non basta certo una parrucca bionda”.

“House of Versace” ha raccontato gli anni successivi alla morte di Gianni Versace, ucciso nell’estate del 1997, quando la sorella passò al “comando” della maison di famiglia. Grazie anche all’aiuto del fratello Santo, Donatella riuscì a farsi carico di questa improvvisa e pesante eredità, traghettando e soprattutto facendo del brand Versace uno dei marchi più importanti al mondo nel campo della moda.

Per la cronaca, Donatella Versace si è dissociata da quanto descritto dalla pellicola e con una nota firmata dalla sua azienda ha fatto sapere che: “Versace non ha autorizzato, né ha partecipato in alcun modo alla realizzazione del film sulla signora Donatella... il film deve essere considerato opera di finzione”.

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