“Siamo una sottotestata giornalistica, quindi io ho il dovere e mi piace informarvi”, ha dichiarato Barbara D’Urso in risposta alla denuncia per esercizio abusivo della professione presentata contro di lei dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti Enzo Iacopino.
Nessun commento da parte della conduttrice di “Pomeriggio Cinque” e “Domenica Live” sui social network dove è sempre molto attiva. Il giorno dopo il polverone, la D’Urso si è limitata a postare i dati d’ascolto del giorno prima che premiavano la sua trasmissione pomeridiana, in onda 5 giorni su 7 su Canale 5. “Buongiorno! Eravate più di tre milioni #ascoltifantastici #mediaset #canale5 #viamotutti #grazieeeeee #colcuore #finendomoltoalti #trasparenza #onestà”.
I follower non l’hanno presa bene. Alcuni telespettatori sono infatti esasperati dalla deriva dei servizi dedicati giornalmente al caso di Elena Ceste. “A me dispiace che parli di tragedie e cose importanti, sembra che ci tieni pure e puntualmente ogni mattina festeggi lo share. Scusa ma mi sembra inopportuno e anche un po’ triste”, “Una donna è morta e tu oltre ad indagare la sua memoria, pensi agli ascolti che ne derivano”, “Il tuo mondo gira intorno a te e agli ascolti ke fai“, sono alcuni dei commenti apparsi su Facebook.
Nel frattempo, Barbara D’Urso sta registrando la solidarietà di alcuni colleghi e personaggi del mondo dello spettacolo. “Carmelita rischia la galera per esercizio abusivo d’intervista idem tutti gli italiani quando fanno 1 domanda.(…) Resterebbe a piede libero solo Sabrina Ferilli, che un programma d’interviste sta andando a condurlo su Agon Channel, in Albania, paese certamente più liberale e meno ridicolo di quello in cui un Ordine dei Giornalisti allerta due procure per far rispettare quel sacrosanto diritto connaturato alle persone che è fare le domande”, scrive Candida Morvillo. “Solidale con Barbara D’Urso”, dichiara Rita Dalla Chiesa.
“Tra Barbara D’Urso e l’Ordine dei giornalisti di conio fascistico, mille volte Barbara D’Urso”, è il commento di Pierluigi Battista. “Barbara D’Urso la capisco benissimo. Ci sono passata anche io per le interviste ai leader politici a Domenica In. Ogni domenica sera l’Ordine dei Giornalisti faceva un comunicato tuonando contro di me, dicendo che io non potevo fare quelle interviste perché non ero giornalista”, dice Mara Venier. “Io non ho mai visto bambini fatti a pezzi nel programma di Barbara D’Urso. Nei quotidiani, settimanali e nei Tg sì. Tutti i giorni. Riflettere…”, scrive Lorenzo Crespi.
