Ieri sera “Linea Gialla”, il programma di La7 condotto da Salvo Sottile, ha ripercorso e approfondito le dinamiche dell’omicidio di Meredith Kercher, la studentessa inglese trovata senza vita nella sua casa di Perugia nel 2007. Ospite in studio Raffaele Sollecito, il giovane condannato dalla Corte d’Assise d’appello di Firenze a 25 anni di carcere insieme ad Amanda Knox. Come in un vero e proprio processo televisivo, la criminologa Roberta Bruzzone ha incalzato il giovane con le sue domande portando alla luce alcuni elementi che ne attesterebbero la colpevolezza.

Di contro Vittorio Feltri, presente a rappresentare gli innocentisti, ne ha preso le difese lasciando il pubblico di stucco con una domanda provocatoria rivolta allo stesso Sollecito: “Io non capisco perché lui doveva uccidere questa qui. La volevi sc*pare? Io voglio capire. Non ha senso incriminare questo giovanotto per un delitto che non si sa bene… Ma perché doveva farlo? Si stava laureando, stava facendo la tesi, aveva una fidanzata bellissima e va a sc*pare questa qui che non era neanche eccezionale “. A quel punto Roberta Bruzzone ha suggerito di evitare “di fare dei riferimenti estetici su una ragazza morta ammazzata”.

Ma non è tutto. Feltri ha anche strigliato il giovane per non essere rimasto a Santo Domingo nel tentativo di sfuggire ai giudici italiani, informando il pubblico su cosa avrebbe fatto lui se si fosse trovato al posto di Sollecito: “Io sarei scappato o in alternativa mi sarei suicidato. Chiedete a lui cosa vuol dire star 25 anni in galera!”. Le parole di Feltri, ritenute offensive nei confronti della memoria della ragazza uccisa, hanno colpito nel profondo scatenando una pioggia di commenti di sdegno sui social. E’ di stamattina la notizia che “Linea Gialla” è stata sospesa per gli ascolti deludenti. La puntata choc è stata vista da poco più di 480.000 telespettatori per un 2,3% di share complessivo.